di Eugenio Baresi

L’imbecillità non è mai nella gente comune.

La gente comune è strumentalmente coinvolta informandola male e istigandola ancor peggio.

L’imbecillità risiede in chi ha il potere di attuare l’informazione e l’istigazione.

Ne è la prova quanto sta avvenendo in conseguenza dell’uccisione di George Floyd.

Che l’omicidio sia da condannare è ovvio, che il poliziotto che lo ha ucciso sia un delinquente lo abbiamo già ripetutamente affermato, che il razzismo sia un male cattivo è da urlare.

È però da denunciare come insopportabile la strumentalizzazione che è stata attuata soprattutto da politici indecorosi, fomentatori di disordini e approfittatori di furti.

George Floyd non era uno stinco di santo.

In compenso David Dorne di cui nessuno parla era una brava persona.

Entrambi uccisi, entrambi afroamericani… ma uno utile e l’altro inutile… ai disonesti.

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