di Eugenio Baresi
Non si riesce ad essere particolarmente contenti.
Avremmo preferito, come peraltro tutti, che non fosse avvenuto quello che è avvenuto e che ha portato al fatto che Bergamo e Brescia insieme abbiano il titolo di città della cultura fra un paio di anni.
Semplice considerazione.
Ovviamente l’accusa di rimando sarà che si è perennemente criticamente censori.
Ma purtroppo avere un tono diverso in un effetto monotono e mono tono quale quello a cui assistiamo a Brescia in fatto di “cultura” può non piacere.
Così, però, non è vana preoccupazione la mancanza di toni nelle cose che si sono viste negli eventi realizzati e che non si sono viste nei programmi che si attendono.
Questo è il punto.
Cosa accadrà per efficacemente cogliere una occasione che resta una positiva occasione?
Qualche anno fa avevano addirittura proposto gli Stati generali della “cultura”.
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