di Eugenio Baresi
Leggendo qua e là capita di trovare una intervista sulla pandemia che serve per pubblicizzare un nuovo libro in uscita.
Si sa che anche quelli famosi senza che la gente sappia che hanno scritto non venderebbero alcun libro… ed a loro un aiuto non lo negano e non se lo negano.
Altettanto evidente che per i giornalisti militanti tracciare il solco sia una convinzione del loro buon agire.
Ecco che così messe insieme le due occasioni si può essere informati che:
Il peggio è passato, non solo dal punto di vista sanitario: “Se al governo ci fosse stato Matteo Salvini, durante la pandemia, il rischio che l’Italia finisse come l’Ungheria sarebbe stato molto concreto. L’invocazione dei ‘pieni poteri’ il Paese l’ha vissuta in tempi normali. Ma cosa sarebbe successo nel momento dell’emergenza? Il pericolo che lo stato d’eccezione fosse interpretato in maniera illiberale, come nei paesi di Visegrad, a quel punto sarebbe diventato una possibilità”.
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