di Eugenio Baresi
Tanti anni fa a presidiare un paesotto della bassa bresciana c’era un maresciallo maggiore dei Carabinieri, c’erano un paio di Carabinieri e soprattutto c’era un appuntato dei Carabinieri, magro, ma magro, anzi magrissimo.
L’appuntato che faticosamente si intravvedeva nella sua uniforme comunque larga era affettuosamente chiamato “giubba di ferro”.
Anche allora c’erano i delinquenti, c’erano i manigoldi e c’erano i discoli… e c’erano le persone che non facevano danni.
Era rispettato da tutti e, nonostante la sua dimensione fisica tanto minuta, incuteva rispetto.
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