Affermazione non con supponenza ultimativa, ma semplice constatazione nei fatti che si susseguono.
Prima cosa gli spacciatori sono delinquenti: tutti!
Seconda cosa informare e comprendere.
Terza cosa ragionare senza il pregiudizio.

È fuorviante ripercorrere una discussione che si trascina da anni sul fatto che si debba o non si debba legalizzarle rincorrendo affermazioni senza senso e senza logica.
Allora perché non legalizzare le droghe cosiddette leggere se tabacco ed alcool con i loro effetti di dipendenza sono concessi alla libera vendita, come in questi giorni anche autorevoli magistrati notano?
Perché uno poi non passa al tabacco pesante, che non c’è e non esiste nemmeno l’alcool sintetico che distrugge materialmente i cervelli.
Detto ciò agire solo in termini di repressione non porta da nessuna parte se non si ritorna anche a coinvolgere ed ancor più a comprendere, per superarli e risolverli, i motivi del disagio ed i problemi del vivere.
Ma le parole spesso sono facili ad essere pronunciate e diventano difficili nella concretezza dei fatti che dovrebbero produrre.
Nella quotidianità della politica restano estranee.
L’educazione alla legalità una cosa la dice con semplice acconsentire al primo dei punti in premessa..
Gli spacciatori sono solo e comunque delinquenti e non può esserci alcuna giustificazione che lo faccia dimenticare o lo metta in secondo piano: gli spacciatori non spacciano un prodotto, diffondono morte.