Ieri 46 anni fa i terroristi palestinesi di Settembre Nero uccisero in un terribile attentato 39 persone all’Aeroporto di Roma.

Non siamo in ritardo con la commemorazione.

Abbiamo voluto vedere se l’informazione italiana ricordava questo terribile attentato terzo dopo Bologna ed Ustica in numero di vittime.

Naturalmente ed ignominiosamente nessuno.

Nemmeno un fiore, una piccola cerimonia, un ricordo alla bambina di nove anni che fu uccisa insieme ai suoi genitori, al giovane finanziere ventenne in servizio per puro controllo di frontiera e che invece si precipitò coraggiosamente per tentare di fermare i terroristi.

Drammaticamente nemmeno chi queste cose dovrebbe ricordarle le ricorda.

Trovare un termine che non sfoci nella volgarità è impossibile per definire politici e giornalisti, cioè quelli che avrebbero dovuto rendere omaggio a quelle povere vittime ed alla verità.

Siamo un Paese ormai gestito sull’imbroglio e informato dalla disinformazione.

L’ignoranza e l’insipienza, ma peggio ancora la peggior convenienza sono gli unici motivi che guidano il nostro Paese.

Sono tutti democratici e antifascisti, ma perché se lo dicono fra loro.

Tradiscono quei valori per cui tanti partigiani si sacrificarono per permettere che la verità ed il libero confronto fossero per tutti.

Però solo loro pretendono di possedere i crismi della democrazia.

Sono tutto contro gli antisemiti, ma con estrema attenzione a limitarsi al ricordo di quelli morti e sterminati nel secolo scorso.

Tradiscono nel quotidiano dell’oggi l’affermazione dei fatti e della realtà.

Però solo loro pretendono di porsi a difesa dell’odio.

Non raccontiamo opinioni, ma raccontiamo fatti.

Il dramma è che anche chi oggi si trova all’opposizione non è dissimile.

In verità lo è perché è solo ignorante e insipiente… gli manca la convenienza… ma non se ne accorge proprio per essere caratterizzato solo dai due primi aggettivi.