Hanno telefonato al Sindaco di Brescia. Le massime autorità.

Invero in questi giorni le massime autorità hanno chiamato tanti in giro per l’Italia.

Allora serve che ci siano fatti, visto che non ci sono stati.

Brescia esclusa dal Governo sul rinvio di pagamenti fiscali.

Brescia bloccata dalla Regione nella realizzazione di un ospedale in Fiera, dopo che per prima ne aveva pensato.

Ospedali aggiuntivi a Cremona, Piacenza, Bergamo e Milano.

Che ci facciano sapere che ci staranno vicini è assolutamente inutile, quello che sarebbe servito sarebbero stati i fatti, che peraltro sarebbero ancora necessari.

Ma la ripetizione dei verbi declinati al condizionale è il dramma che viviamo e non uno scioglilingua.

Caro Sindaco bisogna rendersi conto di questa situazione e visto che abbiamo un ottimo Sindaco ecco un appello.

La capacità di mobilitarsi dei cittadini comuni è stata dimostrata per l’ennesima volta dal risultato delle varie sottoscrizioni per sostenere gli ospedali.

L’incapacità di una rappresentanza politica adeguata ai livelli superiori è nei pochi esempi che abbiamo riportato.

Serve che da oggi, nemmeno da domani, il Sindaco si faccia carico di rilanciare intorno a sé una rappresentanza politica adeguata.

Serve che si faccia promotore di una coalizione che raccolga non tanto la spesso inutilmente spocchiosa società civile, ma la società volonterosa.

Serve il coraggio, serve abbandonare le solite e conosciute conventicole che, ognuna per sé, hanno guidato anche nelle scelte che hanno portato ai vari incarichi ed alle varie nomine.

Serve non lasciarsi avvolgere dalla rete delle conoscenze e dei rapporti che hanno consentito trasversalmente di sopravvivere a un mucchio di gente che… lasciamo perdere.

Serve raccogliere le idee, che hanno le gambe, non la raccomandazione utile a chi mai ha concretizzato un pensiero che possa realizzarsi per la città e non per i personali interessi.

Serve attenzione alle esigenze e non alle convenienze.

Serve azione per risolvere e non urlo per spaventare.

Brescia deve ripartire.

Allora, caro Sindaco, Brescia ha bisogno di scattare volando alto, non limitandosi nella semplice quotidiana gestione delle cose belle che possiede o nella semplice quotidiana lotta con i danni ambientali che conosce peregrinando nel reperire modeste risorse.

Questi sono solo due argomenti su cui investire idee non modeste, peraltro più volte promosse, e che possono essere con altre, il volano per rilanciare una città che deve comunque sfruttare le opportunità positive e trasformare le evenienze negative.

Due argomenti che integrano la ancora forte industria manifatturiera, le capacità nell’innovazione di tante imprese e anche l’altro pilastro della nostra Provincia: l’agricoltura, l’agroalimentare e l’accoglienza.

Brescia città dell’ambiente e dell’accoglienza, della cultura nella storia dell’arte e della produzione, proiettata insomma alla sostenibilità di una filiera grandemente ricca.

Ci sono tante idee presuntuose, tante proposte avventate.

Concrete.

Le raccolga, si faccia promotore della rinascita della città e di una rappresentanza politica che torni degna di quello che è stata nella storia del nostro Paese.

La Leonessa d’Italia che proprio oggi, due secoli fa, iniziò la lotta per meritarsi l’encomio.

È l’unico che può farlo per domani e per oggi si faccia sentire con determinazione, accollandosi la difesa e una guida alta di una città che nel Paese merita di più.