di Eugenio Baresi
Come purtroppo per molte cose che accadono mai si potrà conoscere di certo l’origine del maledetto virus.
Errore di laboratorio o evento naturale.
Comunque sia la responsabilità irresponsabile nel non aver fornito tempestivamente tutte le informazioni su quanto stava accadendo è sufficientemente certo.
Si spera sia acquisito il pericolo di affidarsi ad un regime che nulla ha di libero e democratico.
Allora la responsabile responsabilità dovrebbe rimodulare fortemente i rapporti industriali e commerciali.
L’incredibile logica senza ragione di una globalizzazione utile per pochi ha portato danni a prescindere.
Questo evento dovrebbe far tornare la ragionevolezza a tutti.
Nessuno si è preoccupato della moria di aziende manifatturiere italiane con la perdita di migliaia di posti di lavoro.
E non per quelle logiche concorrenziali che il mercato regolato consentiva sulla base delle capacità imprenditoriali più o meno spiccate.
Tutto accaduto per logiche di sleale concorrenza basate sulla mancanza di minime garanzie nella produzione che la Cina assicurava.
Nessuno ha manifestato ferma opposizione a prodotti che provenivano da produzioni che non riconoscono alcun diritto ai lavoratori, dove le regole sono quelle ottocentesche e dove però chi ci guadagnava sono solo ed esclusivamente una categoria di imprenditori nemmeno prossimi a quei famosi con le “braghe bianche”, che avevano però umanità.
Così inventando con falsità che noi consumatori potevano risparmiare abbiamo lasciato senza lavoro e senza speranza migliaia di famiglie, abbiamo acquistato prodotti le cui norme di sicurezza spesso sono lacunose, abbiamo favorito un’economia che opprimeva e certo non progrediva in quelle regole che i nostri lavoratori conoscono a loro tutela.
È opportuno che finalmente questo fatto incontestabile sia posto con forza per privilegiare le produzioni nostre a garanzia di sviluppo del nostro Paese.
Non è certo isolazionismo, è semmai logica democratica ed economicamente corretta nel privilegiare regole e strumenti che devono essere uguali per tutti.
Probabilmente alcuni conoscenti potrebbero non essere contenti di queste affermazioni.
Ma privilegiare il guadagno senza controlli non è un principio liberale è semmai un principio di irresponsabilità.
Allora rimettere la responsabilità per tutelare tutti piuttosto che la convenienza per far guadagnare pochi sarebbe ora divenisse principio prioritario.
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