di Eugenio Baresi
Anche da noi abbiamo avuto la nostra statua imbrattata, troppo faticoso distruggerla.
Ma in giro per il mondo, dove ci sono meno fannulloni pagati, hanno provveduto a danneggiare statue e quant’altro.
Ovviamente di razzisti, antidemocratici, possibilmente attribuiti alla destra.
La cosa curiosa è che non accade mai che ci siano attacchi così ben organizzati e così generalizzati a immagini di sinistra.
Però ci raccontano che gli odiatori ed i violenti sono solo quelli dell’altra parte.
Ci ricordiamo bene la violenza politica, di destra e di sinistra, e purtroppo l’abbiamo vissuta in diretta e mai vorremmo che si ritornasse a quelle tragiche esperienze.
Per questo ci si preoccupa quando si vede l’odio propugnato nascondendolo dalla finta buona ragione di avere ragione.
Una convinzione errata e pericolosa perché c’è sempre chi a quel punto pensa sia legittimo travalicare l’insulto delle parole giustificando così la violenza.
E veniamo all’immagine.
Il ben noto Iosif Stalin difficilmente potrebbe essere paragonato a chiunque in fatto di ammazzamenti.
Non è che lo dice una nostra opinione, lo ha affermato ufficialmente il XX Congresso del Partito Comunista dell’Unione Sovietica nel 1956.
Qui da noi abbiamo numerosissime vie Stalingrado benché i comunisti sovietici a Stalingrado cambiarono nome fin dal 1961.
La città si chiama Volgograd.
Ma nessuno da noi si è peritato di andare a distruggere o danneggiare quelle indicazioni stradali che persino nell’Unione Sovietica sono state tolte.
La nostra convinzione di democrazia e libertà sta nel rispetto di quello che è stato, per comprenderne gli errori e soprattutto non più commetterli.
Il giudizio storico non può che essere negativo, ma non può questo essere posto come giustificazione per aggredirne quello che il tempo ci ha reso ormai appunto storia.
Ai nostri democratici varrebbe la pena che ogni tanto queste cose venissero ricordate.
Nell’oggi varrebbe che conoscere il passato dovrebbe appunto condurci a non strumentalizzare il presente con la falsità della propria arroganza.
Le sardinette in scatola, in molte, per recarsi alla loro prima manifestazione di Bologna avranno percorso via Stalingrado, è un vialone enorme.
Allora prima di sentirsi autorizzati a manifestare solo per odio contro qualcuno dovrebbero immaginare cosa significa democrazia.
Prima il rispetto di quel qualcuno che la propria ragione presuntuosamente errata definisce con ogni aggettivo negativo.
I veri democratici sono quelli che pensano che la libertà deve essere certo per ognuno di noi, ma deve essere per ognuno degli altri.
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