di Eugenio Baresi

Dopo averci regalato il disastro del virus, approfittando dei problemi gravi delle economie dei paesi democratici, la dittatura del regime cinese ha distrutto e cancellato quei minimi residui di libertà che Honk Kong ancora conservava del suo passato di protettorato britannico.

Questo è un dato di fatto.

Come lo è la benevola attenzione che è stata riservata alla Cina da chi con essa ha guadagnato e guadagna.

Ora criticando chi uccide la libertà potrebbe apparire curioso criticare la libertà di fare affari con chi si vuole.

Ma non è proprio così.

L’ipocrisia accompagna gli ultimi anni vissuti con la falsa illusione che un mondo aperto negli scambi economici fosse il meglio per i consumatori e quindi per la totalità dei normali cittadini.

Il mondo è stato aperto illudendo i normali cittadini che grazie a questa apertura i loro consumi avrebbero avuto l’occasione di trovare costi più bassi.

Solo che il risultato è stato che il mondo libero, con le garanzie per i lavoratori e con le regole della produzione, si è trovato nell’impossibilità di produrre prodotti mantenendo la concorrenzialità.

Ovvio che un paese senza alcuna libertà di dire alcunché può produrre come, quando ed ai costi che vuole.

Questo si sapeva, ma nessuno ha raccontato che poi qui da noi bisognava affrontare le necessarie misure sociali per salvaguardare la vita di chi il lavoro lo ha perso per l’impossibilità di produrre agli stessi prezzi dei poveri e sfruttati lavoratori cinesi.

Così con l’illusione che i prodotti avrebbero dovuto costare meno per i cittadini acquirenti, gli stessi cittadini si sono trovati a dover contribuire molto di più con tassazioni e imposte all’aumento delle spese sociali.

Il bilancio ovviamente per i cittadini normali è assolutamente negativo.

Mentre chi ci guadagna sono i pochi che hanno trasferito là le produzioni o gli acquisti.

L’informazione è, come sempre, o complice o incapacemente distratta ed ha nascosto questi semplici bilanci che nella singolarità della vita di ognuno non si possono percepire.

Il guaio è che passo dopo passo perdere la possibilità di sapere porta al concreto rischio di perdere la possibilità di essere liberi.

Allora sarebbe utile che ci si interessasse per tutelare le pur poche residue libertà dei ragazzi di Honk Kong.

Ma come sempre nulla dicono quelli che si conservano in scatoletta.

Ed inoltre, come sempre, il nostro governo nulla dice essendo dalla parte dei dittatori cinesi e, come è stato ed è, dalla parte dei dittatori venezuelani.

Stranamente preferiscono essere con chi distribuisce soldi a pochi, toglie il lavoro a molti e cancella la libertà a tutti…. sempre che sia giusto dire che è strano e non più opportunamente dire che è ovvio.