C’è un signore, tale Valdis Dombrovskis, che tutte le volte che parla fa danni al nostro Paese.

Benché sia il vice presidente della commissione europea sarebbe ora che ci fosse un Governo italiano che quanto meno insegnasse l’educazione ed il rispetto delle proporzioni.

Il signore sopra citato continua a fare dichiarazioni contro le decisioni che i vari governi italiani vanno facendo.

Quelli democratici si adeguano, quello brevissimo giallo verde voleva non adeguarsi, ma era incapace.

Ma spieghiamoci.

Il signore rappresenta un paese che contribuisce al bilancio dell’unione europea con 0,184 miliardi di euro, ma ne riceve di più: 0,733 miliardi di euro.

L’Italia contribuisce al bilancio dell’unione europea con 12 miliardi di euro, ma ne riceve di meno: 9,795 miliardi di euro.

Scusate se non è possibile nemmeno un paragone sull’impatto nell’economia europea…

Poi si permetta una irriguardosa considerazione. La Lettonia, nota soprattutto per un turismo… “notturno”… con tutto il rispetto per non incorrere nelle ire dei soliti noti.

Ritornando al punto, anche i piccoli sono da rispettarsi, ma uno che prende più di quello che dà dovrebbe rispettare quello che offre più di quello che riceve… e con che proporzioni!

Certo allora, subito, anche i nostri pseudo tutto che amano far del male all’Italia, ci ricordano che il debito pubblico del Paese è elevatissimo.

Vero, ma si dà il caso che il debito pubblico italiano è parallelo ad un risparmio dei cittadini italiani che è quinto al mondo. (addirittura terzo se consideriamo i Paesi fortemente industrializzati e grandi, cioè con tanti abitanti… abbiamo davanti solo USA e Giappone).

Ancora le risorse in oro del nostro Paese sono le terze al mondo. (dopo USA e Germania)

Insomma se c’è un Paese che ha soldi e ricchezza siamo noi.

Ecco che arrivano ancora i nostri soloni a dirci che il risparmio delle famiglie è privato e potrebbe essere utilizzato dallo Stato solo con misure economiche illiberali.

Tutte balle perché un’economia si regge nelle emergenze anche per auto sussistenza e quindi in caso di bisogno il Paese sopravvive.

Ma bisogno non ci sarà e non ci sarebbe se si ridonasse fiducia ai cittadini italiani.

Infatti se ci fosse fiducia si investirebbe.

Invece tutto il meccanismo finanziario che governa i soldi fa in modo, per esempio, che i rendimenti dei depositi siano nulli per i cittadini, ma enormi per gli operatori finanziari che con quei depositi “giocano” per i loro interessi.

Inutile sottolineare dove risiede l’imbroglio.

Ma ritorniamo al nostro “nulla che parla” il quale vorrebbe ulteriori privatizzazioni per diminuire il debito dello Stato.

Vogliamo zittirlo con un poco di autostima che non significa essere contro l’Europa, ma significa essere per un Europa più intelligente e meno inutile nel Mondo?

Domani ci ritorniamo per non essere troppo lunghi oggi.