Da anni siamo stati ossessionati dall’essere contro i politici… naturalmente sempre quelli di prima o quelli dell’altra parte.

Solo che la convivenza delle comunità non si gestisce con gli incapaci.

Così negli ultimi vent’anni abbiamo conosciuto il peggio che continuava a peggiorare.

I proverbi e la saggezza popolare possono soccorrerci, speriamo ben consigliare, e così speriamo che“non tutto il male venga per nuocere”.

La vicenda dell’emergenza che stiamo vivendo dimostra come non siano sufficienti la bella presenza e la presunzione per essere capaci di gestire situazioni che diventano complicate.

Emergenza che è diventata sempre più tale proprio per l’insipienza nell’affrontare con pacata razionalità un problema insidioso, ma che altri hanno affrontato appunto con moderata reazione.

Sarebbe stato più utile non immaginare che un problema del Paese potesse diventare un’opportunità per farsi vedere, ogni tre per due, su qualsivoglia rete televisiva.

Sarebbe stato più utile ascoltare tutti gli esperti, ma decidere una linea che impedisse una valanga di stupidità raccontata senza limite.

Gli altri Paesi europei hanno avuto molto probabilmente gli stessi nostri problemi, ma non hanno immaginato che fosse utile ingrandirli per farsi vedere bravi nel risolverli… e poi essere ingoiati per non averli risolti, ma ampliati.

In Italia abbiamo poco più di 150 persone ricoverate per il virus… pensate che non vi siano negli altri grandi Paesi europei per qualche strana forma influenzale? Solo in Germania nell’ultimo mese sono raddoppiati i pazienti con patologie polmonari.

Vi ricordate in Francia, prima che da noi, cosa è successo nella località alpina dell’Alta Savoia?

Cinque inglesi infettati tutti in un colpo…. inglesi in Francia!

Non avevano incontrato nessuno? Erano chiusi nella loro casa? Non hanno fatto acquisti? Essendo in vacanza non hanno frequentato bar o ristoranti? Solo loro non hanno lasciato traccia dei loro passaggi?

Non rispondiamo alle singole domande se non con l’evidenza che per tutte la risposta corretta sia un semplice no.

E altrettanto semplicemente le autorità francesi non si sono precipitate in televisione per farsi vedere aitanti e belli in un elegante maglioncino da lavoro.

Hanno silenziosamente circoscritto il problema.

Quello che sanno fare i politici capaci nella gestione dei problemi.

Addirittura ci è stato raccontato dal nostro Ministro della Sanità di come i virus non riconoscono frontiere e non accettano le delimitazioni dei confini.

Intanto se accogliessimo le sue affermazioni dovremmo credere al contrario che il virus in Europa si sia trovato molto bene solo entro i nostri confini.

Sarebbe stato meglio che invece di voler fare propaganda persino in questa occasione per le ossessioni ideologiche dell’accoglienza sarebbe stato più utile pensare che il virus non era un migrante.

E scusate l’irriverente paragone che tale verrà considerato da chi le mascherine le ha sugli occhi e intorno al cervello.

Cervello che si spera ci sia e non sia già lui trasparente come il ministro degli Esteri ci ha raccontato essere la logica delle azioni.

Ritornando al proverbio speriamo che quelli che le mascherine non hanno vadano a votare, quando si potrà, e soprattutto che trovino chi votare: finalmente e come una volta qualche politico capace.