Nemmeno in un paese come il Venezuela il presidente dittatore Maduro si permette di fare mettere sotto processo dalla magistratura compiacente il suo oppositore Guaidò.

Per vedere cose simili bisogna ritornare ai peggiori regimi del secolo scorso.

E non è una esagerazione.

Di Salvini si condivide poco, ma non si può sopportare un affronto simile alla democrazia ed alla libertà.

I 5strelli sono indefinibili per meschinità con il loro presidente del coniglio inqualificabile.

Salvini ha agito, in modo che si può contestare politicamente, ma senza che nessuno nel governo si opponesse… ed il presidente del consiglio ne aveva l’autorità.

Ripetiamo: oggi per quella decisione il Ministro è sotto processo, e si badi bene ad ulteriore precisazione, quell’ordine venne impartito da un Ministro in rappresentanza di un governo il cui presidente, avendone possibilità non si oppose, nessuno del governo mostrò contrarietà o sviluppò qualsiasi azione per contrastarlo.

Le decisioni hanno seguito una catena di comando che per rispetto alla Costituzione ed alle leggi, su cui militari e funzionari giurano, avrebbe dovuto essere interrotta se ci fosse stato almeno uno che si opponeva.

Ricordiamoci che il Comando Supremo delle Forze armate è affidato al Presidente della Repubblica e quindi un qualsiasi graduato, attraverso la gerarchia, avrebbe potuto opporsi all’esecuzione di un ordine ritenuto illegittimo.

Quello che dispiace sono i democratici, per autodefinizione, che nemmeno rispettano quel poco di storia repubblicana e democratica che alcuni di loro hanno pur conosciuto.

Per ultimo riproponiamo uno scritto, già pubblicato, che prova per documenti, come l’attuale Ministro, con le stesse argomentazioni abbia agito bloccando l’attracco di navi in porti italiani.

L’attuale ministro certamente ha un atteggiamento più consono al ruolo, una moderazione lessicale e comportamentale apprezzabili, ma le scelte sono state esattemente motivate addirittura dalle stesse parole.

Riportiamo come sempre fatti documentati e non opinioni.

La giustizia dannosa nuoce alle buone azioni necessarie.