di Eugenio Baresi
Non vorremmo sembrare scortesi rimembrando un meretricio in riferimento agli stati generali del presidente del coniglio.
D’altro canto il termine ambiguo lo ha usato lui in riferimento al luogo.
Quindi se doppio senso può esserci non è di nostra responsabilità.
Certo che immaginare una cosa a porte chiuse in una villa così, ai cinefili, fa venire in mente Eyes Wide Shut.
Poi è curioso che quelli che volevano aprire tutto… oggi ormai fanno tutto senza che si sappia… si sono proprio chiusi loro nel comodo velluto della agiatezza romana.
Ma veniamo al punto.
Questa pseudo trovata utile solo a far parlare è una indecorosa indegnità perfino costituzionale.
Certo, parrebbe di essere presuntuosamente saccenti con un simile giudizio ultimativo.
Ma la modesta conoscenza dei fatti fa innervosire perchè risulta difficile da sopportarsi l’essere presi in giro dai lirici amanti della Costituzione che la stracciano.
È vero che questi la stracciano a loro insaputa perchè non sanno nemmeno quello che fanno, ma la Costituzione prevede proprio un organo di rilievo costituzionale, si dice così, che ha l’esatto compito di fornire al governo quello che il governo vorrebbe fare con gli stati generali: il CNEL.
Consiglio nazionale economia lavoro.
Un organo pletorico, nel quale sono rappresentate tutte le organizzazioni sociali, imprenditoriali, sindacali e quant’altro.
Quindi visto che ci sono, che sono lautamente pagati, che essi pure dimorano in una bella villa romana, Villa Lubin, avrebbero potuto essere posti alla stanga e fornire al governo quanto il governo oggi va cercando.
Capite che non è un giocare con la formalità delle sigle, ma è semplicemente attenersi alla logica politica che non può essere dismessa a piacimento e irridendo ai normali principi della democrazia.
Perché poi, è non è ozioso sottolinearlo, il luogo di confronto deve essere il parlamento.
Sarebbe bello non dimenticarselo!
La vita di un Paese democratico non può essere assimilata ad un gioco di società, non è apparenza dell’inganno, non è comunicazione di una visione artefatta.
Purtroppo le regole democratiche, che sono sostanziali, non esistono più.
Siamo in una democrazia nemmeno sospesa, ma distrutta.
Ricordarsi che proprio lì vicino e proprio in questi giorni venne ferito a morte Goffredo Mameli nella sua difesa della Repubblica Romana contro i francesi non è un bel viatico.
Speriamo che non sia anche il viatico per la morte di tutti noi cittadini dell’Italia.
13 Giugno 2020 at 13:21
Grazie Eugenio. Mi ero dimenticato o mi hanno fatto dimenticare che c è anche il CNEL, organo di rilievo costituzionale.