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pensieri sull'attualità

Tag: parlamento (page 1 of 2)

Nessuno ne parla, la democrazia confiscata.

di Eugenio Baresi

Fra un paio di mesi ci sarà un referendum confermativo per stabilire il taglio dei parlamentari.

Altrettanto purtroppo la convinzione che è stata ormai assunta è che tale operazione sia utile al Paese.

Si è raccontato che si risparmierà e che verranno così eliminati molti che usufruiscono di privilegi.

Non c’è nulla di vero, ma il martellante racconto è impossibile a modificarsi.

Una quotidiana goccia riesce a scalfire il marmo più duro, immaginarsi cosa può rendere una assillante informazione in una unica direzione è l’evidenza di quello che accadrà.

Il nostro Paese è stato per anni l’esempio virtuoso della democrazia.

Un numero di votanti prossimo alla totalità degli elettori garantiva il vero principio di una democrazia rappresentativa: la partecipazione.

Il necessario consenso che i singoli eletti dovevano ottenere per essere appunto eletti garantiva l’altro fondamentale principio: la reciproca conoscenza elettore ed eletto.

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Il casino di villa Pamphili.

di Eugenio Baresi

Non vorremmo sembrare scortesi rimembrando un meretricio in riferimento agli stati generali del presidente del coniglio.

D’altro canto il termine ambiguo lo ha usato lui in riferimento al luogo.

Quindi se doppio senso può esserci non è di nostra responsabilità.

Certo che immaginare una cosa a porte chiuse in una villa così, ai cinefili, fa venire in mente Eyes Wide Shut.

Poi è curioso che quelli che volevano aprire tutto… oggi ormai fanno tutto senza che si sappia… si sono proprio chiusi loro nel comodo velluto della agiatezza romana.

Ma veniamo al punto.

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Il piano Colao non piace al governo: ovvio è di buon senso.

di Eugenio Baresi

Ieri si sottolineava come molte delle proposte contenute nel piano predisposto dagli esperti guidati da Colao contenesse molte cose per cui ci si era battuti.

Semplice buonsenso che la conoscenza del mondo del lavoro porta a suggerire.

Appare ovvio che al governo non piaccia.

Tutta gente che o non ha mai lavorato o ha lavorato solo per mantenersi aggrappata al posto.

Resta da capire perché da tre mesi ci hanno rotto con la parola dei tecnici e poi quando arrivano proposte queste vengono derubricate a semplici contributi.

In verità adesso non si capisce più nemmeno chi li abbia nominati, con quale fine e soprattutto chi li abbia voluti.

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Le proposte del comitato Colao. Leggete fino in fondo… lì trovate la parte più bella… e più drammatica.

di Eugenio Baresi.

Queste sono le parole esatte della premessa della relazione Colao:

Il Comitato di esperti in materia economica e sociale (istituito con DPCM del 10 aprile 2020) ha presentato al Presidente del Consiglio dei Ministri un rapporto preliminare e sintetico di descrizione della visione d’insieme, della metodologia adottata e delle proposte in corso di elaborazione.

Oltre che far leva sulle competenze e le professionalità in esso rappresentate, ha condotto un’attività serrata di consultazione e confronto con ben oltre 200 esponenti del mondo economico e sociale, nonché con rappresentanti della Commissione europea e di numerosi Ministeri, ricevendo e analizzando oltre 500 contributi scritti”.

Ed ecco le proposte elaborate dal comitato Colao.

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La concreta capacità cancella le polemiche.

Assolutamente giusto non aizzare polemiche.

Assolutamente indispensabile concretizzare azioni con comportamenti seri.

Legittimo chiedersi qualche come mai.

Doveroso sottolineare qualche però.

Immodesto suggerire qualche bisogna fare.

Con calma e con ordine poniamo le considerazioni.

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Superare il disastro significa anche essere pronti e preparati alle conseguenze.

Può sembrare inopportuno non concentrarsi sui problemi dell’oggi, ma una organizzazione politica e statale ha al suo interno compiti diversi e doveri diversi.

Il Governo deve fronteggiare con i provvedimenti più opportuni l’emergenza non facile da gestire vista l’impreparazione perché affronta una insidia infida e quindi non solo addebitabile alla sua modestia.

Il Parlamento, dopo aver fornito gli strumenti di legge per utilizzare quante più risorse possibili, dovrebbe dedicarsi nel confronto con i problemi che caratterizzeranno il dopo.

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Gli animali Di Maio

Il nostro eroe, senza prove, parla di mercato delle vacche, dimenticandosi che le vacche hanno una funzione positiva a differenza di chi non produce nulla, anzi non ha mai prodotto nulla.

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La legge di bilancio. Chi la può valutare se il Parlamento ha un giorno?

Lo scorso anno giustamente il PD alzò un polverone perchè la legge di bilancio praticamente non ebbe alcuna possibilità di essere discussa in Parlamento.

Venne votata e basta.

Quest’anno con il PD al governo la stessa cosa.

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Le regole della democrazia.

In Gran Bretagna votano praticamente a Natale, in Spagna praticamente con i “morti”, in Austria hanno appena votato.
Tutte elezioni anticipate rispetto alla naturale scadenza.
In Italia no, perché altrimenti vince Salvini.
Una cretinata, che essendo proprio tale, favorisce Salvini, come la “piccola” Umbria ha appena dimostrato.

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