di Eugenio Baresi

Quelli indicati dalle parole sono indubbiamente tanti.

Come sempre il problema sta nel vederli non tanto descritti, ma nel vederli contati… uno sull’altro.

Invece sembra di essere in un vecchio gioco ormai in disuso: il Monopoli.

Cartamoneta disponibile per ville, aziende, alberghi e persino treni ed aerei, ma solo disponibile nella finzione della lavagnetta quadrata di cartone lucido e colorato.

L’Europa sul MES ha stanziato soldi da dare in prestito, sul Recovery fund non si conosce nulla e la prospettiva, pure modesta, è addirittura per il prossimo anno.

Intanto cosa fare?

Intanto il Ministro dell’economia silenziosamente opera.

Almeno uno buono.

Infatti sta convincendo, con solerte e riservata azione, gli investitori, soprattutto nazionali e soprattutto piccoli e non istituzionali, ad acquistare i nostri titoli futuri.

Un lavoro di cui avevamo parlato e che certamente rende il nostro Paese più sicuro ed indipendente.

Non è una operazione facile, ma con la moderazione nell’apparire e l’operosità nelle attività un risultato più che concreto lo ha già raggiunto.

Certo è pur sempre un finanziamento, ma un finanziamento con risorse che appartengono all’Italia e che la rendono meno ricattabile e controllabile dai poteri ecoonomici stranieri.

Detto ciò ritorniamo ai soldi dell’Europa.

Con buona pace di chi ha sbraitato contro il MES sarebbe opportuno che i finanziamenti venissero rapidamente richiesti ed accettati.

Se come pare le condizioni sui tassi sono favorevolissime ed i controlli assillanti ed invadenti sono nulli sarebbe irresponsabile non richiederli.

D’altro canto i 5strelli pur di rimanere sui comodi velluti e sulle auto blu, non sono più no Tav, no Tap, no salvataggi bancari, no molto altro… soprattutto sono si ai privilegi per loro.

Quindi uno sforzo per aiutare i cittadini non privilegiati potrebbero compierlo cambiando per l’ennesima volta opinione ed accettando di richiedere il finanziamenti del MES.

Ovviamente potranno dire che lo fanno sacrificandosi per il bene del Paese… ed in questo caso potrebbe davvero essere così.

Per i futuribili soldi del Recovery fund aspettiamo tempi futuri.

Quello che non si deve aspettare sono gli interventi immediati e di cui abbiamo lungamente già detto, molti trovati anche nelle proposte di Colao che loro hanno incaricato e che loro hanno affossato.

Un disastro di cinici politici.