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Chiamala provocazione…

Siamo arrivati non all’eutanasia della vita per giustificata disperazione, ma all’eutanasia dalla vita per obbligo di legge.
Ma la volontà non è di ognuno personalmente, no!
È per volontà di un auto illuminato giullare.

 L’auto illuminato Grillo ha indicato che ad una certa età varrebbe la pena di togliere il diritto di voto.
Si è persino prodigato in una giustificazione: «La prima opposizione sarebbe quella della discriminazione, fondata sull’età. Ma è falso, affinché vi sia discriminazione vi deve essere un trattamento diverso tra due o più gruppi/identità basato su alcune caratteristiche arbitrarie. In questo caso, le politiche differenziate per età non dividono la popolazione in due o più gruppi, poiché tutti, alla fine, diventiamo anziani. Quindi non c’è ingiustizia».
Peccato che la vita non stabilisce, nella libertà di ognuno, la certezza di considerarsi  più o meno anziano e nemmeno stabilisce che la sua attività, non solo lavorativa, termini per obbligo di età.
Peccato che seguendo il ragionamento sarebbe possibile ritornare a discriminazioni per censo o per cultura, tutte cose che possono esserci o non esserci indipendentemente dalla appartenenza a gruppi/identità e quindi capitare a tutti.
Purtroppo, invece, oggi la metà dei cittadini italiani non vota più e così una minima percentuale di essi determina il destino di tutti, praticamente con il 15% della rappresentanza reale ed oggi è percentuale ancor più ridotta.
Da sempre una minima percentuale si è espressa con opinioni quantomeno discutibili, ma il resto dei cittadini votava e così non certo incidevano le assurdità.
Non resta che sperare in un movimento politico che torni a trattare i problemi con la serietà che la competenza ed il buon senso richiedono.
A proposito, proprio ierlaltro il Presidente dell’Autorità Anticorruzione ci informava di come la corruzione abbia cambiato forma passando dalle mazzette all’offerta di posti di lavoro.
Sarà per questo che il parlamento italiano è popolato in gran parte da gente che, prima di essere lì, non aveva mai lavorato?

1 Comment

  1. La comunicazione è un potere, al servizio dei poteri, dipende dal buon senso degli stessi. Dalla sana fonte di comunicazione del lontano “Carosello ” ad oggi , il buon senso è stato divorato da pretese assurde di continue manipolazioni mediatiche che tuttora disturbano la psiche di ognuno di noi, in tutti i settori, soprattutto togliendo spazio alla riflessione . Siamo numeri al servizio di poteri PRIVI DI BUON SENSO anche e sopratutto nelle funzioni ecclesiastiche. Grillo è , a sua volta come tutti i pollici attuali che si espongono fuori dalla misura democratica, vittima di un ego non condivisibile, ma è una mina sociale vagante, in cerca del successo personale. Il Liberismo avanza con grande successo attraverso personaggi politici pieni del proprio ego in misura patologica. La democrazia è il percorso, che si può raggiungere solo con il pensiero civile, il pensiero civile è nel buon senso….il buon senso va recuperato con il buon senso…

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