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Tag: odio

Un Paese istigato all’odio e ostaggio della menzogna.

di Eugenio Baresi

L’anniversario di un tragico evento è l’occasione per smascherare non solo quel dramma, ma il dramma di un Paese, l’Italia, avviluppato dall’odio che la menzogna ha costruito.

Un Presidente della Camera che afferma esistano pezzi dello Stato che non fanno il proprio dovere è l’emblema del degrado.

L’incontro del peggio fra informazione, giustizia e politica ha portato i cittadini a non comprendere, li ha portati semplicemente ad odiare convinti di una realtà inesistente.

Ma odiare solo quello che vedono altro da sé e dalle loro convinzioni che non confrontano, ma esigono come verità.

Nel settecento, quando il rispetto per la dignità era “meno” riconosciuto, fecero un esperimento su di un bambino istruendolo ad adorare solo ed esclusivamente il sole.

Ovviamente quel bambino si disperava quando vi erano le nuvole che odiava considerandole sue nemiche.

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Il pericolo dell’imbecillità.

di Eugenio Baresi

L’imbecillità non è mai nella gente comune.

La gente comune è strumentalmente coinvolta informandola male e istigandola ancor peggio.

L’imbecillità risiede in chi ha il potere di attuare l’informazione e l’istigazione.

Ne è la prova quanto sta avvenendo in conseguenza dell’uccisione di George Floyd.

Che l’omicidio sia da condannare è ovvio, che il poliziotto che lo ha ucciso sia un delinquente lo abbiamo già ripetutamente affermato, che il razzismo sia un male cattivo è da urlare.

È però da denunciare come insopportabile la strumentalizzazione che è stata attuata soprattutto da politici indecorosi, fomentatori di disordini e approfittatori di furti.

George Floyd non era uno stinco di santo.

In compenso David Dorne di cui nessuno parla era una brava persona.

Entrambi uccisi, entrambi afroamericani… ma uno utile e l’altro inutile… ai disonesti.

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Ricordo di David Dorn.

di Eugenio Baresi

Nessuno ne parla, non ha la convenienza di essere utile.

E quindi non ha l’onore della memoria… purtroppo per l’onestà ormai sconosciuta.

David Dorn era un capitano di polizia in pensione di 77 anni, cinque figli e dieci nipoti.

Amava aiutare i giovani, indirizzarli sulla buona strada piuttosto che arrestarli, ci racconta la CNN.

La Ethical Society of Police ha aggiunto “che era il tipo di fratello che avrebbe dato la vita per salvarli”, riferendosi ai giovani che per strada ne combinano non proprio di positive.

Quelli per cui avrebbe dato la vita sono quelli che lo hanno ucciso.

Si, perché David Dorn è stato ucciso a St.Louis qualche giorno fa da alcuni che facevano finta di manifestare per protesta contro l’omicidio di George Floyd.

David Dorn era un poliziotto afroamericano, ma in questo caso essere afroamericano non è risultato importante.

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Fortuna abbiamo il personale sanitario eccelso e strutture ottime.

di Eugenio Baresi

Avere l’occasione di sentire un medico di quelli che hanno diretto il pronto soccorso dell’emergenza nei giorni tragici di marzo rende giustizia delle inutili polemiche di poveri politici o pseudo tali che continuano nell’immaginare sia utile aggredire l’avversario.

Una situazione inattesa, sconosciuta, dall’impatto di una valanga tremenda.

Allora sarebbe per prima cosa da chiedersi cosa aspettavano a fornire informazioni quelli che le informazioni dovevano averle.

Le organizzazioni sanitarie nazionali ed i governi.

Sarebbe facile, anzi facilissimo, riempire di improperi le autorità centrali che fino al precipitare della valanga non avevano e non hanno fornito alcun supporto, ne informativo e ne organizzativo.

Ma esse pure, titolari per logica e per legge di prevenire, agire e rispondere alle aggressioni sanitarie di carattere pandemico, non hanno avuto comprensione di quanto stava arrivando perché l’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha informato di nulla… anzi delle sue ulteriori malefatte ne abbiamo già parlato.

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I giustizieri dell’Italia.

di Eugenio Baresi

Leggi Le Monde, quotidiano francese, e in prima pagina appare il bilancio di quasi 12 mila decessi in ospedale e quasi 8 mila nelle case di ricovero.

Leggi El Pais, quotidiano spagnolo, e testualmente scrive: “Case di riposo, la strage dei più vulnerabili”.

Leggi As, ancora spagnolo, e tornando ai numeri ti dice che in Catalogna su 8 mila decessi, 3 mila sono nelle case di riposo.

Ci fermiamo qui.

Un conteggio drammatico, ma in nessun paese ci si immagina che quelle morti cattive e tragiche possano essere colpa di altri se non del Covid19.

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I “runners” della stupidità si allenano sempre… ma non sono quelli che corrono.

Bisognerebbe pensare in drammatiche situazioni che l’acrimonia e l’odio si mettessero un passo indietro.

Invece basta leggere in giro e si continuano a moltiplicare i soliti pensieri.

Berlusconi dona una valanga di soldi? Tanto è un ladro.

Bertolaso dedica le sue competenze gratuitamente? Ma va, è forse santo?

Ci fermiamo qui perché l’elenco potrebbe annoiare per la lunghezza.

Fortunatamente le buone notizie contestate o irrise si uniscono a tante altre buone notizie.

E soprattutto buone azioni.

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Contrastare l’odio in rete… forse era meglio non istigarlo.

Che due ministri dei 5stelle istituiscano una commissione per contrastare l’odio espresso sulla cosiddetta “rete” è paradossale.

A piene mani hanno invitato all’odio verso chi per loro era da combattere, hanno utilizzato ogni strumento per indicare vittime da punire, hanno istigato alla punizione preventiva e contro chi non era dei loro.

Addirittura il loro lancio è stato con un chiarissimo “Vaffa”,

Naturalmente loro lo fanno a fin di bene…

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Il pericolo di denunciare un pericolo… imbrogliando

Il razzismo e l’antisemitismo sono ripugnanti.
L’inganno è pericoloso.
Abbiamo aspettato qualche giorno per vedere se i giornali che si autoproclamano democratici e progressisti riportavano la notizia per come era e non per come da loro è stata diffusa.
I messaggi antisemiti, a persone conosciute di origine ebraica, sulle varie piattaforme”social” non sono quella valanga rappresentata.

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