di Eugenio Baresi
Quest’anno vi è il 40° tragico anniversario della tragedia di Ustica.
Il Presidente della Repubblica, di fronte alle inconcepibili sentenze difformi fra magistrati penali e civili, lo scorso anno ha inviato questo messaggio:“Confermo il costante impegno per la ricostruzione univoca delle circostanze in cui persero la vita tanti nostri concittadini”.
L’USIGRAI, associazione di giornalisti, pretende che la RAI divulghi solo quello che lei vuole.
Sono come i censori dei peggiori regimi dittatoriali che cancellano e umiliano il dovere della correttezza nell’informazione.
Parrebbe impossibile per un sindacato di giornalisti dipendenti di un servizio pubblico.
Pretende che venga annullata la voce di chi difende quanto stabilito dall’unico processo che ha fatto indagini, perizie e confronti dibattimentali per 247 udienze giungendo ad escludere senza alcun dubbio che il disastro sia stato causato da una battaglia aerea.
Pretende che la RAI, servizio pubblico, diffonda e comunichi solo quanto loro vogliono sentire affermato e cioè che la tragedia di Ustica è stata causata da una battaglia aerea.
Già ha ottenuto di trasmettere una trasmissione insultante e di fronte allo sconcerto ed alla richiesta di far sentire correttamente la voce di chi difende le sentenze della magistratura penale si oppone.
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