Chi intraprende nelle migliaia di attività definite minori quando mai viene ascoltato?
Ecco delle riflessioni, tra l’altro espresse dalla saggia volontà femminile, che andrebbero raccolte da chi ha il compito ed il dovere di dare prospettive a tutti noi… qui raccontate perché trovate sull’unico posto in cui si possono dire: i social vituperati

imprenditrice1) mia cara, ti rimprovero di non essere ottimista, ma oggi anch’io ho traballato malgrado la positività che mi ha sempre contraddistinta. Nella nuova sede dove sto ultimando i lavori, sto incontrando gli artigiani con cui collaboro da decenni e purtroppo tutti mi dicono che devono ridurre il personale per via dei costi insostenibili e per la relativa tassazione, tutto questo malgrado il molto lavoro che spesso devono rifiutare. Uno di loro questa mattina mi ha confermato che una volta pagato il personale, i contributi, tutte le gabelle e alla fine le tasse, si ritrova con uno stipendio da dipendente con sulle spalle però i rischi di impresa. Il medesimo scambio di opinioni si è ripetuto più volte nella giornata e purtroppo devo tristemente ammettere che alcuni di noi , pochi, lavorano per un branco di parassiti, molti.

imprenditrice2) che tristezza!

imprenditrice1) sì, uno di questi ragazzi è il figlio del precedente artigiano che conosco dagli anni ’70, hanno fatto passi da gigante con sacrifici ed ora si vedono costretti a ridimensionarsi e non per mancanza di lavoro, ma per eccesso di tassazione.

imprenditrice3) questo è diventato un Paese insostenibile per chi lavora onestamente. Comprendo molto bene il pessimismo di cui parli, sappiamo bene che chi lavora in prima persona oggi incontra difficoltà infinite che non lasciano possibilità di futuro. Il mio non è pessimismo è semplice consapevolezza del fatto che stanno facendo di tutto per massacrare il ceto medio. E ci sono riusciti…senza pietà.